News
RIPRESA DEL MERCATO IMMOBILIARE
01/04/2016
Il mercato immobiliare dovrebbe avere finalmente intrapreso la strada dell’uscita da una crisi molto lunga e avviarsi verso una fase caratterizzata dalla stabilità dei prezzi e dall’aumento delle transazioni. Sono le rilevazioni dell’Ufficio studi Tecnocasa. Anche se le banche continuano ad avere un atteggiamento prudente e attento. La variazione dei prezzi al ribasso continuerà prevalentemente per le soluzioni usate. Determinante nella scelta sarà ancora una volta la qualità abitativa‚ con una migliore tenuta delle abitazioni in buono stato e delle soluzioni signorili. Per queste ultime‚ se situate in zone di pregio‚ si potrebbe addirittura prevedere un rialzo leggero delle quotazioni.
Dopo la crisi maggiore consapevolezza del valore dell’immobile:
L’eredità più importante che questa crisi ci lascia è proprio una maggiore consapevolezza sia da parte di tutti gli operatori del mercato sia da parte degli istituti di credito‚ del reale valore dell’immobile. Per i prezzi immobiliari ci aspettiamo una contrazione per il 2016 compresa tra -2% e 0% mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila. Le grandi città‚ che già nel 2015 sono apparse più dinamiche‚ continueranno su questo trend che nel 2016 potrebbe interessare anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.
NEL 2016 LA CASA FA IL PIENO DI BONUS
02/04/2016
Sono molte le conferme e le novità contenute nella legge di Stabilità 2016 che riguardano la casa. Si va dalla proroga fino al 31 dicembre 2016 di tutti i bonus edilizi alla conferma del bonus del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici; dalla conferma della detrazione del 65% agli interventi verdi effettuati dagli Istituti autonomi per le case popolari all’estensione di questa detrazione anche ai dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.
L’Iva per acquisto di abitazione
Le persone fisiche potranno detrarre dall’Irpef il 50% dell’Iva pagata (dal 1° gennaio 2016)‚ per l’acquisto dall’impresa costruttrice fatto entro il 31 dicembre 2016 - fa fede l’atto notarile -‚ di unità immobiliari a destinazione residenziale‚ di classe energetica A o B. La detrazione dovrà essere ripartita in 10 anni. Poiché non vi sono vincoli relativi alla destinazione ad abitazione principale‚ la detrazione spetta anche ai soci‚ persone fisiche‚ di società di persone‚ nel caso in cui l’acquisto agevolato venga effettuato nel 2016 da parte della società. Dovrà essere chiarito se potranno beneficiare di questa detrazione Irpef anche i soci‚ persone fisiche‚ di Srl trasparenti.
COME CANCELLARE UN PROTESTO
11/07/2016
Se si emette un assegno che non dispone della necessaria copertura o si ritarda il pagamento di una cambiale il risultato sarà la levata del protesto‚ con conseguente annotazione dei debitori nel cosiddetto “Registro informatico dei Protesti“‚ disponibile presso la Camera di Commercio. Può‚ però‚ succedere di non essere a conoscenza del protesto a proprio carico. Come fare in questi casi?
In questi casi spetterebbe all’incaricato‚ sia esso notaio o ufficiale giudiziario‚ effettuare l’accesso e mettersi in contatto con il debitore. Esistono comunque diversi modi per sapere se si è stati protestati o meno‚ pur sempre tenendo conto che in ogni caso‚ trascorsi 5 anni e un giorno dalla segnalazione del protesto‚ questo decadrà automaticamente. Che cosa significa? In pratica il protesto viene cancellato dalla banca dati e‚ di conseguenza‚ il nominativo viene completamente riabilitato.
2 modi per scoprire se sei stato protestato
Sebbene ogni protesto sia un a caso a sé‚ se vuoi sapere se sei stato protestato oppure no puoi seguire‚ senza dimenticare di avere sempre a portata di mano documento di riconoscimento e codice fiscale e effetti quietanzati in caso di richiesta di cancellazione‚ una tra queste due possibili alternative‚ recandoti o contattando:
1.Camera di Commercio locale: qui è consultabile la banca dati e si può richiedere una visura protesti‚ nella quale sarà indicato sia l’importo degli assegni o cambiali protestati che la data di segnalazione. Ricorda: è possibile richiedere la cancellazione dal bollettino dei protesti e richiedere la riabilitazione. Però quest’ultima non potrà essere accordata dalla Camera di Commercio. Infatti‚ l’istanza andrà inoltrata al Presidente del Tribunale‚ che è dotato di adeguati poteri per disporre in merito.
2.Istituti bancari e società finanziarie: possiedono un sistema di collegamento per la consultazione online della banda dati di specifico interesse‚ atto a verificare la bontà o meno di un soggetto.
E se il protesto bancario riguarda una società?
Nel caso in cui il protesto riguardi le società‚ in quanto anche esse così come le persone fisiche hanno dei conti correnti – per cui vale anche per loro la possibilità che le venga protestato un assegno - la richiesta deve essere sottoscritta dal legale rappresentante. Per attivare l’iter si hanno massimo 5 anni. Se l’esito risulterà negativo‚ si potrà proporre ricorso in Corte d’Appello entro 10 giorni dalla formalizzazione dello stesso.
Come cancellare un protesto bancario?
Quando devi emettere un assegno di pagamento‚ è sempre buona norma accertarti che la somma indicata nell’assegno sia effettivamente disponibile in valuta nel tuo conto personale. In caso contrario‚ se il beneficiario dell’assegno che si appresta a riscuoterlo non può ricevere la somma richiesta‚ la banca segnalerà la situazione e tu ti ritroverai alle prese con un protesto presso la Camera di Commercio. Dal 2000 è possibile ottenerne la cancellazione dal “Registro Protesto” non appena si provvede alla regolarizzazione del pagamento. Ma come procedere per cancellare il protesto?
•1° passo: recati presso la Camera di Commercio appartenente alla tua provincia di residenza‚ munito di una copia del tuo documento di identità e del tuo certificato di residenza storico. Qui dovrai richiedere una visura protesti. Per che cosa serve? Per ottenere un documento contenente i dati del protesto che vuoi eliminare.
•2° passo: recati presso il Tribunale Civile competente nella tua provincia di residenza‚ chiedendo della “Sezione Protesti”. Qui dovrai innanzitutto compilare una domanda di riabilitazione per avvenuto pagamento del titolo‚ a condizione che sia passato almeno un anno dall’avvenuto pagamento.
Quali documenti devi allegare alla tua domanda?
•Assegno in originale;
•liberatoria firmata da entrambe le parti dell’avvenuto pagamento‚ con firme autenticate di notaio e creditore;
•copia dei propri documenti di identità;
•certificato di residenza;
•visura uso protesti della Camera di Commercio;
•marca da bollo di 70‚00 €.
Tempi di attesa per la cancellazione
Mancano ancora due “passi” per giungere all’effettiva cancellazione del protesto bancario‚ ovvero:
•3° passo: dopo la presentazione della tua domanda di cancellazione del protesto‚ deve trascorrere almeno un mese affinché il Tribunale competente a seconda della provincia di residenza di riferimento possa rilasciarti un “Attestato di Riabilitazione” con conferma di avvenuto pagamento del Titolo.
•4° passo: ottenuto questo certificato‚ dovrai recarti nuovamente alla Camera di Commercio per richiedere la cancellazione del protesto‚ compilando uno specifico modulo.
La cancellazione del protesto e la riabilitazione per l’accesso al credito ti verranno comunicati entro 10 giorni circa.
PROVVIGIONE AGENZIA IMMOBILIARE
12/11/2016
Una recente sentenza della Corte d'Appello di Lecce chiarisce quali sono i casi in cui è dovuta la provvigione all'agente immobiliare. Il diritto del mediatore sorge quando la conclusione dell'affare - la compravendita di una casa - è conseguenza di un'opera svolta dallo stesso‚ senza che sia necessario un suo intervento in tutte le fasi della trattativa.
La sentenza in questione riguardava il diritto di un agente immobiliare alla provvigione quando l'appartamento acquistato grazie alla sua attività era stato poi intestato a un soggetto diverso dall'acquirente (in questo caso il figlio).
Diritto alla provvigione agente immobiliare
La Corte ha ricordato la provvigione è dovuta quando esiste un rapporto causale tra l'attività svolta dal mediatore e la conclusione dell'affare. Questo anche se: l'acquisto della casa viene fatta a nome di un soggetto diverso da quello che ha trattato con il mediatore (perché si tratta di una scelta fatta dall'acquirente e non inficia il rapporto con il mediatore). Stessa cosa accade se le condizioni finali dell'accordo non sono identiche a quelle della trattativa.
Anche la Corte di Cassazione - nelle sentenze n 25851/2014 e n 4758 del 2012 - ha ricordato come il diritto del mediatore al compenso viene collegato all'opera da lui svolta nel favorire la conclusione dell'affare e non al fatto che l'accordo finale coincida in tutto e per tutto con quanto previso in fase di trattativa.
In conclusione non sono importanti le modalità formali con cui l'affare si realizza‚ ma il raggiungimento del risultato economico perseguito dalle parti.
APE
05/12/2016
Il Certificato Energetico ora APE Attestato di Prestazione Energetica di un edificio è il documento che rappresenta il consumo in termini di energia di un immobile‚ indica quanta energia è necessaria per riscaldare o anche raffreddare un fabbricato‚ in base al tipo di costruzione‚ di isolamento‚ di condizioni e tipo degli impianti termici.
A Cosa Serve
Confrontandolo con i valori di riferimento previsti dalla legge‚ permette di capire l'efficienza termica dell'edificio stesso‚ consente di capire l'effettivo consumo di energia‚ cioè quanto bisognerà spendere per riscaldarlo o per il condizionamento.
Cosa Contiene
In modo sintetico indica la classe energetica di appartenenza‚ le 8 classi sono chiamate con delle lettere e si va dalla A ( A+) la migliore‚ fino alla G‚ la peggiore; e poi contiene l'IPE Indice di Prestazione Energetica
Perché è Importante
Rappresenta la qualità termica di un edificio e condiziona quindi il valore di un immobile‚ inoltre è obbligatorio e necessario non solo in fase di compravendita o affitto (a discrezione di normative regionali) ma l'indicazione della classe energetica di appartenenza deve essere presente in ogni annuncio immobiliare.
Cosa succede se Non si dichiara la Classe Energetica in un Annuncio
In caso di un annuncio immobiliare sotto qualsiasi forma mediatica‚ cartaceo‚ video‚ o su pagina web che non riporta la classe energetica del fabbricato‚ il titolare dell'annuncio immobiliare‚ quindi l'inserzionista è soggetto ad una sanzione amministrativa da 1000 a 5000 euro da parte degli uffici comunali in cui si trova il fabbricato oggetto dell'annuncio.
Quando non è obbligatorio
Non è obbligatorio quando l'immobile è privo di un impianto termico‚ un facile esempio sono i terreni.
Chi lo Redige
E' redatto da un professionista specializzato iscritto all'albo nazionale dei certificatori energetici. Ha una validità di 10 anni‚ ma deve essere aggiornato quando si verificano cambiamenti che possono modificare il rendimento energetico dell'immobile.
PROROGA BONUS RECUPERO IVA
27/02/2017
L’Iva per acquisto di abitazione
Prorogato il bonus per detrazione dall’Irpef del 50% dell’Iva pagata (dal 1° gennaio 2017)‚ per l’acquisto dall’impresa costruttrice fatto entro il 31 dicembre 2017 - fa fede l’atto notarile -‚ di unità immobiliari a destinazione residenziale‚ di classe energetica A o B. La detrazione dovrà essere ripartita in 10 anni.
NOVITA' SUL RECUPERO SOTTOTETTI
31/05/2017
Buone notizie per chi vuole recuperare un sottotetto in Lombardia.
La Regione ne incentiva il recupero già in case che hanno solo 3 anni anziché i 5 richiesti precedentemente. E’ stato ridotto da 5 a 3 anni il periodo dopo il quale scatta la possibilità di ricavare sottotetti e le riduzioni delle tasse già previste dalla Regione Lombardia. Inoltre è stata concessa ai Comuni lombardi la possibilità di prevedere esenzioni su oneri di urbanizzazione per il recupero di immobili dismessi o abbandonati. Sono tra le novità più interessanti nella legge di semplificazione approvata il 17 maggio 2017 dalla maggioranza del Consiglio regionale della Lombardia.
La legge di semplificazione 2017 introduce modifiche alla Legge 12/2005 che consistono in:
- prevedere il recupero dei sottotetti ammesso se l’edificio ha almeno 3 anni‚ invece dei 5 precedentemente previsti
-oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e contributi edificatori in misura inferiore in quanto rapportati a quelli previsti per le ristrutturazioni (e non più a quelli previsti per le nuove costruzioni)
-maggiorazione facoltativa ammissibile da parte del Comune solo fino ad un massimo del 10% (invece del 20%)
-esenzione dai contributi edificatori e dagli oneri di urbanizzazione se il sottotetto è collegato alla “prima casa” e fino a 40 mq di superficie.
PROVVIGIONE AGENZIA IMMOBILIARE - 2
28/08/2017
L’agente immobiliare ha diritto alla provvigione se ha svolto un’attività essenziale di mediazione tra domanda e offerta dell’immobile. In altri termini‚ il mediatore deve mettere in relazione le parti interessate e il suo contributo deve portare alla conclusione dell’affare: la vendita dell’immobile deve essere in diretta relazione con l’opera svolta dal mediatore.
E’ sufficiente che il mediatore abbia presentato le parti‚ non è necessaria la sua continua partecipazione alle singole fasi della trattativa. Nel caso in cui il venditore e l’acquirente si mettano d’accordo per la conclusione dell’affare quando il contratto che lega il venditore al mediatore è ormai scaduto‚ ma i due si sono conosciuti grazie all’attività del mediatore stesso‚ quest’ultimo ha comunque diritto al compenso.
L’affare si intende concluso quando‚ grazie all’attività mediatrice dell’agente‚ venditore e acquirente costituiscono un valido vincolo giuridico.
NORMA 110%
07/05/2020
Il governo che paga i cittadini per rifarsi casa‚ e lascia anche una "mancia fiscale" del 10%. E' la nuova misura che entrerà a ore nel decreto "aprile" per rilanciare l'edilizia e "imprimere una svolta epocale nelle politiche pubbliche‚ per far compiere all'Italia un passo da gigante nella crescita sostenibile rendendo la tutela ambientale il volano dell'economia".
Cosa prevede la "norma 110%"
La nuova norma incentiva la riconversione energetica e lo sviluppo del patrimonio immobiliare‚ con forti detrazioni fiscali dilazionate su cinque anni.
La principale novità riguarda l'aumento delle aliquote di detrazione‚ fino al 110%‚ per interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici. Sono facilitazioni introdotte nel 2013‚ e che allora si sono rivelate un puntello importante per il settore‚ con flussi rilevanti di domanda aggiuntiva.
Da luglio‚ e per 18 mesi‚ le aliquote detraibili per gli interventi di efficientamento energetico (il cosiddetto "ecobonus" della vecchia legge) e antisismico ("sismabonus")‚ rispettivamente del 65% e del 50% dei lavori‚ saliranno al 110%. E la detrazione al 110% varrà anche per altri lavori di riqualificazione energetica‚ restauro facciate o installazione di impianti fotovoltaici per produrre elettricità.